- IV Riciclaggio: Il Fantasy (Grasso, Rossini)

Un giorno, tardo pomeriggio, quasi sera, c’era una volta, una nobile carrozza dorata trainata da sedici unicorni blu, filava veloce lungo la strada che porta fuori dal bosco stregato. A bordo dopo una dura giornata di lavoro, passata a sconfiggere troll puzzolenti e streghe sdentate, un gruppo di amici, i cui nomi sono noti anche nelle valli più oscure.
Acciaio è un cavaliere più forte della sua armatura, pronto a raddrizzare qualunque torto; Vetro è un saggio esperto in tutte le arti, leale e onesto ha sempre un consiglio per tutti; Plastica è una giovane maga astuta e intelligente ha saputo porre fine all’invasione dei gas acidi; Alluminio la giovane spia di corte che con la sua scaltrezza ha convertito interi villaggi al rispetto dell’ambiente; Carta e Cartone due piccoli principi degli gnomi che insieme al silenzioso elfo Legno proteggono e curano con gioia i boschi dai malvagi cavalieri senza cuore e infine Umido Reale un giovane misterioso dalle risorse sorprendenti, sempre pronto a sconfiggere anche gli orchi più tremendi. Ognuno sa fare qualcosa di speciale, ognuno ha delle caratteristiche proprie ed è utile in modo differente dagli altri. Sono diversi, ma sono amici anche per questo. Insomma, se uno di loro può sconfiggere un solo mostro, insieme riescono a battersi anche contro un esercito uscendo con successo. Così quel tardo pomeriggio, quasi sera, sulla strada che portava fuori dal bosco stregato, ecco che, all’improvviso, il cielo si fece scuro come la pece, le nubi presero a vorticare come impazzite e il vento ululava. Sembrava che con i suoi artigli volesse sradicare tutti gli alberi e che con il suo ruggito volesse raggiungere i meandri più nascosti della terra. E mentre il vento ruggiva, grosse gocce di pioggia acida cadevano copiose sulla carrozza corrodendo quell’antico splendore dorato. Intanto i nostri eroi scesi precipitosamente dalla carrozza semidistrutta, con i loro poteri squarciarono le nubi permettendo alla luce del sole di inondare il paesaggio, scacciando le nubi e placando il vento. E come era arrivata, la tempesta se ne andò, lasciandoli vincitori. Gli unicorni erano, però, fuggiti e la carrozza distrutta, ma Acciaio, Vetro, Plastica, Alluminio, Carta e Cartone, Legno e Umido Reale sanno cosa fare. Inutile stare lì confusi e disorientati sul ciglio della strada. Ognuno ha un compito, una missione, un obbiettivo. Sanno che arriveranno altre tempeste e altre orde di nemici che vorranno sfruttare la loro terra per inquinarla e dovranno essere pronti. Questo è il loro destino. Gli amici si salutano. E ognuno prende la propria strada. Vogliono fondare nuove città e nuovi regni puliti e in armonia con la natura. Non sceglieranno la terra più bella o più pulita, poiché non hanno paura che la strada sia dura. Infatti anche se il paesaggio intorno a loro è provato e inquinato, non si scoraggiano; perché  oltre a essere armati di magia, astuzia, scudi, lance, bacchette, spade, pugnali, archi e frecce hanno speranza e voglia di impegnarsi.
Ed è questo ciò che conta.

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Il Drago Rumenta

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