Un giorno, tardo pomeriggio quasi sera. Il pullman fila veloce lungo la strada che
porta fuori città. A bordo dopo una lunga giornata di lavoro, un gruppo di amici:
Acciaio, lo dice già il nome, è un tipo tosto, un vero duro; Vetro, è un tipo trasparente
e dal collo lungo; Plastica, è una tipa davvero polivalente, morbida e resistente;
Alluminio, pure, è un tipo brillante che sa adattarsi alle situazioni, della serie “mi
piego, non mi spezzo”; Carta e Cartone sono due gemelli tenaci e curiosi, sempre in
giro per il mondo; Legno è un tipo tutto d’un pezzo, nodoso e insostituibile; infine
c’è Umido Metropolitano, imprevedibile e sorprendente, ogni giorno un’avventura.
Sono diversi uno dall’altro, sono amici anche per questo. Ognuno sa fare qualcosa di
speciale, ognuno ha delle caratteristiche proprie ed è utile in modo differente dagli
altri. Sono una bella compagnia.
Quel tardo pomeriggio, quasi sera, lungo la strada che porta fuori città d’improvviso
il pullman sbuffa, rallenta, crepita e... si ferma.
Il conducente si volta verso il gruppo di amici:
- «Spiacente ragazzi. Non riesco a farci niente, bisogna scendere»
Gli amici rispondono in coro:- «Nessun problema»
Acciaio, Vetro, Plastica, Alluminio, Carta e Cartone, Legno e Umido Metropolitano
sanno cosa fare. Inutile stare lì, confusi e disorientati sul ciglio della strada. Ognuno
ha un compito, una missione, un obiettivo. È il loro destino. E lo sanno. Soltanto se
ciascuno di loro sarà al proprio posto potranno essere di nuovo utili. E poi tornare,
per ripartire e tornare ancora. Gli amici si salutano. Ognuno prende la propria strada.
La strada giusta. È il loro destino.
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